NOVENTA VICENTINA: LA PENULTIMA TAPPA DELLA CICLABILE “RIVIERA BERICA”

Noventa Vicentina, è la penultima tappa, di una delle più lunghe ciclabili completamente pavimentate del Veneto. La ciclabile della Riviera Berica, è stata costruita sul sedimento dei binari della vecchia linea ferrotranviaria che la collegava con Vicenza.

Un percorso lungo ma facile e piacevole, che tocca numerosi punti di interesse e una varietà di paesaggi. Si parte dal centro di Vicenza, precisamente dall’arco delle Scalette di Porta Monte, si arriva a Noventa Vicentina e ora si può proseguire fino alla periferia di Pojana Maggiore.

A cominciare dalla Rotonda del Palladio, si incontrano il fiume Bacchiglione, i Colli Berici con la Strada del Vino, le distese della campagna e Noventa Vicentina, con i suoi gioielli d’arte: Villa Barbarigo Rezzonico, Villa Manin Cantarella, il Duomo in cui è conservata la pala del Tiepolo e l’inconfondibile stile liberty di alcuni palazzi del centro storico.

LA LINEA VICENZA – NOVENTA VICENTINA – MONTAGNANA

La tranvia che collegava Vicenza con Noventa Vicentina e Montagnana, fu inaugurata nel 1911 e rimase in funzione nell’intero tratto, fino al 1944. Poi fu ridotto da Vicenza a Noventa e questo restò attivo fino al 1978. Fino agli anni ‘40, veniva percorsa a passo lento e sbuffando fumo nero dalla “vaca mora”, una locomotiva a vapore che trainava 3/4 carrozze e qualche vagone merci. In seguito, fu sostituita dalla più moderna “Littorina” con motore a gasolio.

Durante la prima guerra mondiale, nel 1916, la linea rivestì un ruolo importante, perché servì anche per trasferire a Noventa, i profughi e sfollati provenienti dall’Altopiano dei Sette Comuni, in particolare da Asiago.

LA LAPIDE DEDICATA A GIOVANNI MILANI ALLA STAZIONE DI NOVENTA

Nel 1948, la stazione di Noventa Vicentina diventò capolinea perché, a seguito dei danneggiamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, il tratto Noventa Vicentina-Montagnana fu soppresso. Il tratto Noventa-Vicenza, invece, continuò ad essere attivo per i successivi 30 anni. Dopo la rimozione delle rotaie e la creazione di un’adeguata pavimentazione, è diventata percorribile a piedi o in bicicletta.

Sulla facciata della ex stazione ferrotranviaria di Noventa Vicentina, c’è una lapide posta in occasione dell’inaugurazione della linea ferroviaria (nel 1911) e dedicata all’ingegnere Giovanni Milani.

Nato a Venezia nel 1789 e cresciuto a Noventa Vicentina, Milani frequentò la Scuola Reale del Genio di Modena e poi si laureò come “ingegnere di ponti e strade”. Nel 1817 aprì a Verona uno studio di progettazione, che diventò negli anni uno più importanti del Regno Lombardo Veneto. Nei primi anni ’30, viaggiò molto per studiare le strade ferrate d’Europa, per arricchire la sua esperienza.

Più tardi, nella seconda metà degli anni ‘30, cresce la sua fama e inizia a ricevere incarichi per progettare i collegamenti ferroviari nel nord Italia; fu l’ingegnere-capo e uno dei progettisti della linea Milano-Venezia.

La lapide è una testimonianza storica che cita anche la “vaporiera”, soprannominata da tutti come “vaca mora”. Il testo, che risulta oggi illeggibile, recita:

 

«Nell’anno 1911 – memorando giubileo della patria – Noventa – auspice la società delle tranvie vicentine – avveratosi il suo lungo sogno – l’11 Giugno – si congiunse alla propria madre Vicenza – e dalla vaporiera ridestata a nuova vita – esultante qui volle ricordato – il nome di un suo figlio l’ingegnere illustre – Giovanni Milani – patriota e costruttore – morto esule a Parigi – che la prima grande linea ferroviaria – del lombardo veneto – tracciò»

 

? Foto n.1 e 2: Roveran Alberto

? Foto n.3: Luigi Franceschetto

Tenete a mente le informazioni che vi abbiamo svelato in attesa dell’evento gratuito che si svolgerà a dicembre con il patrocinio di Noventa Vicentina Pro loco Noventa Vicentina

 

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