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Scopriamo insieme questo frutto e il delizioso prodotto che ne deriva, il brodo di giuggiole di Arquà Petrarca.
La giuggiola è il frutto prodotto dalla pianta del giuggiolo, un piccolo arbusto coltivato sia per i suoi frutti sia come pianta ornamentale. Fiorisce in primavera e la maturazione e raccolta dei frutti avviene in autunno. La giuggiola si presenta di forma ovoidale con buccia sottile e liscia di colore rosso scuro tendente al marrone, mentre la polpa ha una consistenza compatta e farinosa ed è di colore giallo chiaro. Il sapore dolce e leggermente acidulo ricorda quello della mela.
Il giuggiolo trova l’ospitalità ideale nella zona collinare di Arquà Petrarca e dei colli Euganei, le cui pendici sono sempre ben soleggiate e il terreno si presenta ossigenato e non troppo compatto con un’umidità costante.
Come gustare le giuggiole
Si possono consumare fresche appena raccolte, si possono essiccare o conservare sotto spirito, si possono preparare confetture e sciroppi, farcire dolci e biscotti oppure sotto forma di liquore, conosciuto come “brodo di giuggiole”.
Cos’è il brodo di giuggiole
È un infuso idroalcolico a base di frutta autunnale raccolta nella zona di Arquà, tra cui troviamo giuggiole mature, mele cotogne, melograni e uva. Ne deriva una bevanda alcolica deliziosa. Al palato si percepisce un gusto dolce in cui prevale il sapore della giuggiola. Nel suo utilizzo ci si può sbizzarrire tra drink e aperitivi, si può impiegare per accompagnare, bagnare o affogare dolci e gelati, come digestivo o come bevanda calda servendolo come un punch.
Le origini del brodo di giuggiole risalgono al periodo rinascimentale, quando la giuggiola viene nobilitata per le sue caratteristiche particolari e per la sua utilità, soprattutto in cucina. Fu la famiglia dei Gonzaga ad inventare il brodo di giuggiole, che serviva agli ospiti della residenza estiva sul Lago di Garda.
Il detto “Andare in brodo di giuggiole”
Questa espressine venne pubblicata per la prima volta dall’Accademia della Crusca nel primo vocabolario di lingua italiana del 1612. Il significato attribuito a questa espressione indica una situazione estremamente piacevole, in cui è possibile “godere di molto di chicchessia”.
Dove si trovano le giuggiole
Le giuggiole vengono coltivate nell’area del Garda e nel basso Veneto, sulle colline veronesi e vicentine e sui Colli Euganei. Ad Arquà Petrarca, uno dei Borghi Più Belli d’Italia, questo frutto trova la giusta valorizzazione e ne diventa il prodotto tipico.
Nel periodo di settembre – ottobre si possono trovare lungo le strade o per le vie del centro i contadini venditori ambulanti di giuggiole da cui comprarle fresche.
Per gustare e acquistare i prodotti realizzati con le giuggiole bisogna salire verso la parte alta del borgo e fermarsi all’Enoteca il Giuggiolo. Qui si trovano il brodo e la crema di giuggiole originali, cioccolatini, confetture e dolcetti al gusto di giuggiola. Delle vere prelibatezze.
La festa delle giuggiole di Arquà Petrarca
Ogni anno ad Arquà, le prime due domeniche di ottobre si celebra la festa delle giuggiole, una manifestazione che prevede stand di giuggiole e prodotti tipici per le vie del paese, rievocazioni medievali ed esibizioni di artisti di strada e bande locali. Una festa autunnale da non perdere.
? Foto n.1 di www.brodogiuggiole.it
? Foto n. 2, 3, 4 di Debora Guoli
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